4° giorno – da Capo Nord a Alta – 22 giugno 2018

da Capo Nord a Alta – 22 giugno 2018 – Auto Noleggiata – da Nordkapp a Alta partenza 8:00 arrivo 18:00

Le foto del viaggio le trovate nel nostro canale Canale YouTube di Rita & Mimmo, per il viaggio cliccate La Norvegia di Rita e Mimmo, per la giornata cliccate La Norvegia di Rita e Mimmo 02

Al mattino adrenalina a 2000, le previsioni del tempo sono relativamente favorevoli, quanto meno migliorate, c’è un po’ di vento quindi non ci dovrebbe essere nebbia. Una sostanziosa colazione al buffet del campeggio per soli, si fa per dire, 145 Nok a testa, più di 15€ (*** €€€). Si ricarica lo spartano bagaglio sulla poderosa Subaru. Il programma comincia con Capo Nord, ora o mai più, se resterà tempo un giro per l’Isola di Magerøya, l’isola dove si trova Nordkapp, e un ritorno a Alta non precipitoso, non è semplice spostamento, è viaggio. Questa volta cercheremo di renderci conto della strada, di essere in un lunghissimo tunnel sotto il braccio di mare che separa il continente europeo dall’isola di Magerøya. Venendo, vogliosi di raggiungere Capo Nord prima della fatidica Mezzanotte sennò che Sole è, ce ne siamo resi conto solo all’uscita, dalla durata e pendenza. In serata, con estrema calma contemplativa, dovremo essere nuovamente all’Alta River Camping, dove abbiamo lasciato la biancheria in custodia per non pagarla nuovamente.

LA MAPPA DEL PERCORSO

Riportiamo solo la parte riguardante l’Isola di Mageroja, una volta passato il tunnel, che la unisce alla terraferma il percorso fino ad Alta sarà per forza uguale all’andare, non esistono alternative fattibili, da Capo Nord al Tunnel

Il Viaggio di Oggi

Solo una nebbiolina ci accoglie quando saliamo l’altopiano di Capo Nord, promette bene; ripassiamo la sbarra senza problemi, ci incappottiamo, sembra più freddo di ieri sera, 7°C ma con vento e una umidità pazzesca. Non è nebbia che ci avvolge, è quella pioggerellina fina fina dei paesi del nord, quella che volteggia, non cade ma ti bagna.

Il Mappamondo è lì, calàmita gli occhi, letteralmente, non vediamo altro, almeno io, allo stesso tempo non voglio arrivarci di corsa, voglio che duri, mi voglio gustare questi ultimi passi. Poche volte ho provato questa sensazione, spero che sia successo anche a voi.

(A Santiago, addirittura, restammo ai piedi della scalinata, rimandammo l’ingresso in Cattedrale all’indomani. A Capo da Roca, era possibile, passammo la notte sul piazzale, dormimmo qualche ora a pochi passi dalla stele e prima dell’alba eravamo, solissimi, a vedere quando il primo raggio di sole avrebbe illuminato l’ultimo scoglio d’Europa. Non mi dilungo, ma di posti fondamentali sulla faccia della Terra ognuno ne dovrebbe avere per essere un viaggiatore. Raggiungerli, significa sapere che quella emozione non la si proverà mai più.)

C’è gente di tutto il mondo ma non di tutte le età. E’ triste constatare che luoghi come questi non esercitano più lo stesso fascino che esercitavano su noi, era l’avventura all’altra estremità, noi con Punta Palascia, Melito Porto Salvo e Capo Passero a portata di mano. Oggi, complici i miglioramenti netti delle strade con asfalto, tunnel e ponti, c’è meno la componente avventura, è diventato molto più facile viaggiare e questo, paradossalmente, facilitando il turista, ha “peggiorato” i viaggi del viaggiatore, togliendo fascino all’avventura, con le più probabili difficoltà. Romanticherie? Sarà che ormai sono vecchio, stanco, poco atto a muovermi e capace, ma, per questo viaggio, penso d’aver aspettato troppo, mi sono perso il meglio.

Anche se sappiamo di andare incontro a una delusione visitiamo il centro, cosa dire? niente, paccottiglia, se ci riuscite non perdete tempo, c’è molto pi più da vedere fuori.

Simpatica la presenza di un raduno, credo, di mezzi insoliti, non solo per l’anzianità.

Viaggio di rientro a Alta

A malincuore si va via, abbiamo mancato uno degli obiettivi, vedere il Sole di Mezzanotte al Solstizio a Capo Nord. Possiamo solo fare il giro largo per raggiungere l’imbocco del tunnel dall’Isola di Magerøya al Continente Euroasiatico.

Paesaggio meravigliosamente nordico, un solo villaggio, Gjesvær colorato e in riva al mare, principale porto della zona per i Safari alle Balene e alle Pulcinelle, abbiamo fatto tardi, inutile pensarci, neanche il tempo ci incoraggia. Avremmo dovuto prevedere almeno un giorno in più in zona. Purtroppo le prenotazioni incalzano. Altre case, pochissime. Incontriamo solo uno dei tanti stabilimenti norvegesi per la lavorazione del pesce, lo capiamo dalle enormi estensioni di graticci per l’essiccazione dello stoccafisso, la principale attività. La nostra attenzione viene attratta, per la prima volta, da graticci ancora pieni di qualcosa che capiremo solo in seguito, alle Lofoten. Cosa dire del resto del viaggio? Parlano le foto con il fascino del nulla. Interessanti incontri con la fauna, tra cui tante Pettegole, Beccacce di Mare e Gabbiani Tridattili, anche con prole, fotografarle è quasi impossibile per il mal tempo e il poco tempo. Stiamo pensando di ritornare in questa zona dedicandogli molto più tempo e sperando in un tempo meteorologico più clemente.

Sistemazione per la notte e cena

Secondo programma, cena con Spaghetti Aglio e Olio e nottata tranquilla e confortevole, anche se dalla luce sembrerebbero massimo le 17/18 di primavera, siamo nuovamente all’Alta River Camping.

Tutte le Foto della giornata
Le foto del viaggio le trovate nel nostro canale Canale YouTube di Rita & Mimmo, per il viaggio cliccate La Norvegia di Rita e Mimmo, per la giornata cliccate La Norvegia di Rita e Mimmo 02

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